Gocce in caduta..psichedeliche

Ciao a tutti, oggi vi mostro alcune prove di ieri.. le avevo in mente da qualche mese, ma non ho avuto ultimamente tempo per metterle in pratica; ho semplicemente sfruttato la tecnica delle gocce in caduta (di cui trovate un tutorial qui) ma con attenzione a due fattori nuovi: il tempo di lampo del flash e gli sfondi.

Per il primo aspetto ho superato quello che consideravo erroneamente il limite del flash a slitta, ossia il fatidico 1/250″ sincronizzato con il tempo di scatto della macchina. Ho imparato, infatti, quanto sia importante conoscere i tempi di lampo del flash che, indipendentemente dal tempo di scatto impostato sulla macchina, saputi gestire, riescono a creare ‘miracoli’ e a congelare i movimenti con dei tempi impensabili. Il concetto è che quanto minore è l’intensità del flash, maggiore sarà la velocità del suo lampo. Basti pensare che a valori di flash impostati a 1/128 corrisponde un tempo di lampo pari a 1/19300!!!! Qui mi sono spinto al massimo, per cui ho impostato il flash a 1/128, la macchina con ISO 320 (avevo provveduto ad illuminare un po’ la scena per non dover salire troppo con gli ISO) e, utilizzando un trigger per comandare il flash, ho fatto varie prove tenendolo in mano e posizionandolo in modi diversi per vedere come cambiava la sua influenza.

Per il secondo aspetto ho semplicemente preso due vecchi cd ed uno l’ho immerso nell’acqua e l’altro l’ho posto in verticale per creare lo sfondo.

Gli schizzi d’acqua hanno creato, in bokeh, questo effetto strobo, da discoteca.

A presto 🙂